Realizzazione a cura di
ThE Rose Historical Clothing - Erika Tamburini
Elegante, giovanile, ricca e sfacciata. La giornea è un capo meraviglioso che ben rappresenta il XV secolo italiano. Nata come capo maschile militare, entra a far parte della moda di tutti i giorni anche nella versione femminile.
Caratterizzata dall'apertura laterale che metteva in vista la gamurra o la cotta, ogni donna ne desiderava una, tanto che le leggi suntuarie di alcune città vietarono alle donne di possederne più esemplari e ne limitarono lo strascico e il confezionamento con alcuni tipi di tessuti come il broccato d'oro e d'argento o il velluto alto e basso. Come ben sappiamo, però, le leggi suntuarie venivano spesso aggirate pagando delle multe, così le donne potevano sfoggiare le loro giornee (e non solo) realizzate in damaschi, broccati, sete e, perché no, anche tessuti meno pregiati come la lana o il fustagno, spesso arricchite da perle, frange, frappe, intagli e lattizi.
La scelta della giornea è il risultato della stretta collaborazione con Famaleonis, organizzatori dell'evento. La giornea ci è subito sembrata il capo perfetto perché ben rappresenta lo stile italiano del XV secolo e perché permette di essere indossata da ogni dama delle varie delegazioni presenti all'evento grazie alle sue forme e ai tagli laterali. Per i materiali, sempre in collaborazione con gli organizzatori, è stata scelta la seta, nello specifico un taffetà di seta bianco foderato con una tela, sempre di seta, color blu di Persia.
Abbinamento che troviamo rappresentato anche nella “Santa Lucia”1 presso il Museo Diocesano di Camerino e ne “La leggenda della Vera Croce”2 dalla quale abbiamo deciso di trarre anche la foggia, presente anch’essa in diverse raffigurazioni come nel “Cassone Adimari”3. La scelta dei colori, però non è stata basata solo sulle fonti iconografiche ma anche attraverso l'interpretazione del significato dei colori negli abiti dell'epoca come ci ha lasciato per iscritto Sicillo4. Dunque il primo colore ad essere scelto è stato l'esterno della giornea, il bianco, associato all'argento, alle perle, al cristallo, al diamante ma anche alla luna, alle stelle, alla brina e alla neve, indica persona di buona coscienza, giusta, la mostra gioiosa e rappresenta la castità e in unione con il blu, scelto per la fodera, rappresenta una persona cortese e saggia, attributi indispensabili per una dama del '400. Ho scelto di realizzare la giornea avendo in mente la dimensione dei tessuti realizzati con i telai tardo medievali, dunque non utilizzando le altezze moderne, ma ragionando come se avessi avuto a disposizione un tessuto alto meno di un metro.
Questo passaggio l'ho ritenuto fondamentale perché mette in evidenza come certi tagli presenti nei reperti sono frutto della necessità di ottenere delle pezze più grandi, giuntando quelle a disposizione, e spiega perché in certi contesti particolarmente lussuosi si trovano piccole aggiunte e discrepanze nell'assemblaggio dei pattern delle stoffe come damaschi o broccati, dettate dalle piccole dimensione dei telai impiegati nella manifattura di questi tessuti.
Dunque non rimane altro che fare i miei più sentiti auguri a tutte le dame che si contenderanno questo capo cercando di conquistarlo con la loro grazia e beltà, ringraziando di cuore Famaleonis che mi ha dato l'opportunità di essere sponsor di uno degli eventi più entusiasmanti del panorama rievocativo.
Note:
1 Maestro dell'annunciazione di Spermento (Giovanni Angelo d'Antonio?), 1456-1460, affresco strappato proveniente dall’ex Chiesetta di San Niccolò di Valcaldara.
2 Piero della Francesca, Adorazione del Sacro Legno, registro mediano della parete destra, 1452-1466, Chiesa di San Francesco, Cappella del Coro, Arezzo.
3 Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia (?), 1450 ca., Galleria dell’Accademia, Firenze.
4 Trattato dei colori nelle arme, nelle livree et nelle divise di Sicillo Araldo del Re Alfonso d’Aragona, 1458.
Bibliografia:
R. Levi Pisetzky, Storia del costume in Italia II;
P. Fabbri, La moda italiana nel XV secolo. Abbigliamento e accessori.
M.G. Muzzarelli, Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo.
M.D. Papi, Sicille araldo d’Alfonso V d’Aragona. Il blasone dei colori. Il simbolismo del colore nella cavalleria medievale.
E. Tosi Brandi, L’arte del sarto nel medioevo. Quando la moda diventa un mestiere.
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Il TORNEOINARMATURA è un evento che ricostruisce un TORNEO A PIEDI IN CAMPO CHIUSO in un periodo temporale compreso tra il 1450 e il 1480, ogni delegazione rappresenta una Signoria o una famiglia (italiana o straniera).
Report degli scontri tra Uomini d'Arme con riassunto degli scontri, punteggi e risultato finale
Il torneo nella seconda metà del XV° secolo si è evoluto da esercizio di arte cavalleresca e coraggio a rappresentazione ed affermazione del proprio status sociale.